È terminato questa mattina il
prelievo multiorgano su un paziente 63enne della Val Vibrata,
che era giunto in ospedale due settimane fa in condizioni
critiche, con una gravissima dissecazione dell'aorta. Ricoverato
in Rianimazione cardiochirurgica, il paziente non ce l'ha fatta
per le conseguenze della grave patologia. In seguito alla
comunicazione della morte, la famiglia con generosità e
sensibilità ha manifestato la volontà di donazione.
Il periodo di osservazione, iniziato alle ore 11, è terminato
alle ore 17 di ieri e subito dopo si è attivata la rete
nazionale dei trapianti, con il coordinamento locale del Mazzini
e quello regionale dell'Aquila. In breve tempo si è svolto il
processo di idoneità e "allocazione" degli organi e in nottata è
arrivata al Mazzini un'equipe da Roma che ha prelevato il
fegato.
L'equipe del Mazzini ha prelevato le cornee che saranno
trapiantate all'Aquila. "Un ringraziamento alla famiglia",
commenta il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia,
"che ha avuto un meraviglioso atto di generosità verso coloro
che vivono in una speranza di vita che solo il trapianto può
offrire. Un atto di forte solidarietà reso possibile
dall'impegno di tutto il personale sanitario coinvolto che, come
in tanti altri casi, non è mancato".
Pochi giorni fa all'ospedale di Teramo, c'è stata un'altra
donazione di organi da parte della famiglia di una donna,
vittima di un'emorragia cerebrale. La donna aveva dichiarato in
vita la sua volontà, contribuendo ad aiutare persone in lista di
attesa per ricevere gli organi. In particolare il fegato è stato
trapiantato a Roma e i reni all'Aquila. I familiari, il marito e
i figli, nell'immenso dolore per l'accaduto, hanno condiviso la
scelta della donna, dando prova di grande generosità.
"la donatrice e i suoi familiari, hanno dato una importante
risposta ad alcune delle circa 8.200 persone in lista di attesa
per un trapianto in Italia", conclude Di Giosia.
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