Coldiretti L'Aquila, dopo aver
incontrato i soci marsicani, chiede lo stato di calamità per la
violenta grandinata che ha colpito oggi intorno alle 14 il
Fucino, in particolare i Comuni di San Benedetto dei Marsi,
Cerchio e Pescina (L'Aquila). I danni registrati riguardano i
campi di cipolle, letteralmente distrutte, mentre c'è grande
preoccupazione per i campi seminati a carote il cui raccolto
potrebbe essere compromesso. Coldiretti L'Aquila ricorda che
"anche nella provincia aquilana il moltiplicarsi di eventi
estremi sta determinando, con il passare del tempo, una evidente
tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di
precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo
al maltempo con effetti devastanti sui raccolti".
"L'agricoltura - sostiene il presidente di Coldiretti
L'Aquila, Alfonso Raffaele - è l'attività economica che più di
tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei
cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per
contrastarli. E' necessario - aggiunge - fare una profonda
riflessione sull'importanza dell'assicurazione della produzione
agricola, che potrebbe comunque contenere i danni del maltempo.
Servono inoltre investimenti per manutenzione, risparmio,
recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di
piccoli invasi che possano raccogliere l'acqua in eccesso per
poi distribuirla nel momento del bisogno, accumulare l'acqua
quando è in eccesso e saperla contingentare per i momenti di
siccità. Chiediamo lo stato di calamità per i comuni colpiti
ricordando che l'orticoltura marsicana è un punto di riferimento
per tutta l'economia regionale".
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