"Nella seduta dell'Assemblea legislativa convocata per il 29 aprile, sarà finalmente discussa la nostra mozione di sfiducia nei confronti della presidente Stefania Proietti": lo sottolineano i gruppi di opposizione a Palazzo Cesaroni.
"L'atto, protocollato il 7 aprile scorso, è stato lasciato in sospeso per settimane dalla presidente Bistocchi, che si è assunta la responsabilità di ritardarne la discussione, permettendo così che il Consiglio regionale approvasse, il 10 aprile, una manovra fiscale con pesanti aumenti di tasse ai danni famiglie e imprese umbre, senza dover affrontare prima il giudizio politico sulla presidenza" affermano.
"A sostegno di questa battaglia di verità e trasparenza - ricordano in una nota Paola Agabiti (Fratelli d'Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica - Tesei Presidente), Enrico Melasecche (Lega Umbria), Matteo Giambartolomei e Eleonora Pace (Fratelli d'Italia), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), Donatella Tesei (Lega Umbria) - abbiamo anche intrapreso un'azione forte come l'occupazione dell'Aula consiliare, dal 25 marzo fino al 10 aprile, per denunciare il grave vulnus democratico che si stava consumando e per ribadire non tanto i diritti della minoranza di avere tutta la documentazione che ha portato al salasso fiscale, ma per difendere soprattutto il diritto dei cittadini alla piena chiarezza e correttezza istituzionale. La mozione di sfiducia si fonda su comportamenti gravissimi: la presidente Proietti ha fornito dati parziali, omesso informazioni rilevanti e alimentato un allarmismo insensato solo per giustificare una manovra fiscale senza precedenti. Attraverso documenti ufficiali, accessi agli atti e verifiche puntuali, abbiamo dimostrato che il quadro economico reale era ben diverso da quello rappresentato pubblicamente. Nonostante fosse già nota la riduzione del disavanzo a circa 34 milioni di euro, la presidente ha continuato a parlare di cifre nettamente superiori, creando confusione e preoccupazioni inutili. Questo comportamento ha gravemente compromesso il rapporto di fiducia che deve sussistere tra l’Esecutivo e Assemblea legislativa e ha minato la credibilità della Giunta a pochi mesi dal suo insediamento. Con la nostra mozione intendiamo riaffermare il principio che la verità, il rispetto delle istituzioni e la lealtà nei confronti dei cittadini, devono essere la base dell’azione pubblica. In ballo ci sono l’onestà, la correttezza amministrativa e la tutela dell’interesse collettivo. Domani in Aula illustreremo nel dettaglio tutte le ragioni che ci hanno condotto a questa scelta. Sfiduciare la presidente Proietti - concludono i consiglieri di opposizione - significa difendere la dignità delle istituzioni regionali e tutelare il futuro dell’Umbria”.".
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