La città di Arezzo ricorda di esser stata sede del primo conclave della storia della Chiesa, così come è stato tramandato finora. Avvenne nel gennaio del 1276.
Le norme le aveva fissate Papa Gregorio X al Concilio Ecumenico di Lione, la città francese da dove stava tornando quando si fermò ad Arezzo, con il suo seguito, per curare la febbre.
Ad ospitarlo fu il vescovo Guglielmo degli Ubertini che aprì al Papa il suo palazzo. Il 10 gennaio 1276 però il pontefice morì.
Allora, "Arezzo ospitò subito il conclave, il primo con le nuove regole, in base alla Costituzione Apostolica 'Ubi Periculum'" per cui "dove muore il Papa dopo nove giorni si elegga un nuovo Papa. Ancora oggi alcune norme restano valide" spiega Pierluigi Rossi, primo rettore dell'ente Fraternita ed esperto di storia aretina.
"Fu il Palazzo Vescovile di Arezzo il luogo del Primo Conclave della Chiesa celebrato in clausura, con cardinali separati dal mondo - prosegue -. Tra il 21 e il 22 gennaio presero parte solo 13 porporati su 16 perché tre non riuscirono ad arrivare. Il 22 gennaio Pierre de Tarentaise, vescovo di Ostia, venne eletto con il nome di Innocenzo V. Nel conclave parteciparono anche altri due futuri pontefici, Adriano V e Giovanni XXI".
L'elezione papale per 15 volte è avvenuta fuori dalle mura di Roma, a Viterbo, Perugia, Lione, Venezia, Costanza e appunto Arezzo, con quello che è ritenuto essere il primo conclave della storia.
Gregorio X lasciò ad Arezzo un'ingente somma di denaro per costruire la cattedrale. Fu sepolto nel Duomo ed Arezzo è anche una delle poche città, a parte Roma, che custodisce le spoglie mortali di un Papa, dove è ancora venerato dopo la beatificazione da parte di Papa Clemente XI nel 1713.
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