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Mattarella al Fai: 'Le nuove generazioni traggano alimento dalla storia'

Mattarella al Fai: 'Le nuove generazioni traggano alimento dalla storia'

Incontro al Quirinale: 'Il destino dell'uomo e dell'ambiente mai così connessi. L'Italia è un mosaico di tante storie e vicende'

ROMA, 28 aprile 2025, 14:21

Redazione ANSA

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Mattarella:  'Il Fai insegna ad abitare civicamente il territorio ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mattarella: 'Il Fai insegna ad abitare civicamente il territorio ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La cultura ha una forza immane. Ci conduce sulla strada della conoscenza, del confronto, del dialogo, della crescita. Quindi del rispetto delle identità di ciascuno, della costruzione di identità condivise e comuni". Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'incontro con il Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano), in corso al Quirinale.

"E' quella che si chiama civiltà - ha aggiunto - che genera capitale sociale, incontro, pace, sviluppo: unisce la nostra identità europea. Abbiamo bisogno di generazioni che sappiano trovare alimento nella storia da cui hanno origine e, da essa, sappiano alzare l'orizzonte del nostro sguardo".

Per Mattarella "destino dell'uomo e destino dell'ambiente non sono mai stati così strettamente connessi. Lo sapete bene perché, in questi decenni di attività, avete preso in carico parti del territorio, le avete risanate e siete riusciti a ricostruire oasi di sostenibilità, vivibilità. Non si tratta di imbalsamare luoghi, bensì di mettere a disposizione della comunità risorse che si rischia di disperdere se non più valorizzate. Vale in particolare per i piccoli centri, per le aree interne, così depauperate di energie negli ultimi decenni".

"La vostra è una eccellente opera di ricucitura tra quel che è stato e ciò che sarà, senza arrendersi al presente. 'Abitare civicamente il territorio': affinché la memoria sociale dei luoghi - rete indispensabile delle comunità - non vada dispersa. E il Fai, con il pregiato patrimonio dei suoi volontari, contribuisce in duplice maniera alla valorizzazione dell'identità e all'incremento delle sue virtù civili. Auguri per il vostro impegno e grazie per quel che fate", ha proseguito il capo dello Stato.

"La bellezza e la cultura sono in cima alle tante preziose risorse di cui disponiamo - ha insistito Mattarella - Ci deve rendere orgogliosi la circostanza che il nostro Paese sia il frutto di una intensa azione sviluppata sul piano del patrimonio culturale negli Stati preunitari, che ha dato vita a una identità comune. Il nostro Paese è il suggestivo mosaico che conosciamo, stratificazione e testimonianza di tante storie e vicende, perché è stato pazientemente composto". 

Il FAI "continua nell'opera di preservare e valorizzare straordinari tesori di arte, natura, storia, mettendoli a disposizione della nostra comunità. Cinquant'anni di storia di beni artistici e monumentali recuperati, di restauri completati, di luoghi rianimati", ha detto ancora Mattarella.

"Rianimati - ha aggiunto - perché c'è uno spirito dei luoghi che fa parte della loro natura, della loro bellezza e che è esso stesso elemento di identità. I grandi progetti del FAI sanno assumere e fare proprio questo spirito". "Benedetto Croce - promotore della prima legge italiana sul paesaggio, approvata nel giugno del 1922 - esprimeva la convinzione - ha proseguito - che lo stesso spirito di una comunità fosse legato ai territori e ai paesaggi, degradando i quali si rischiava di indebolire e sradicare proprio le radici storiche e culturali. Sua figlia, Elena Croce, fu tra i pionieri che, cinquant'anni or sono, prendendo a modello una affermata Fondazione britannica, diedero vita a questa preziosa impresa italiana".

"Dal primo bene ricevuto in donazione, Cala Junco nell'isola di Panarea e dal primo grande restauro, il Monastero di Torba, in provincia di Varese, molto tempo è passato e sono numerosi i beni, i luoghi, gli edifici, le opere d'arte, i monumenti valorizzati, in molti casi salvati, dal vostro lavoro e che sono affidati alla vostra cura".

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