"Oggi, sulle pagine de La Stampa, 237 giuristi italiani, compresi tre presidenti emeriti della Consulta, lo denunciano chiaramente: il "Decreto Sicurezza" viola la nostra Costituzione. Non c'era né la necessità né l'urgenza di trasformare questo disegno di legge in un decreto, l'ennesimo Dl di un governo che continua impunemente a calpestare la democrazia parlamentare e le prerogative delle Camere. Una forzatura giustificata solo dall'urgenza di Giorgia Meloni di comprimere diritti e libertà dei cittadini. Come +Europa lo avevamo detto fin dall'inizio: questo provvedimento è incostituzionale. Abbiamo presentato una pregiudiziale di costituzionalità in sede di conversione del decreto, ovviamente bocciata da questa maggioranza. Non ci fermeremo e siamo pronti a ogni azione nonviolenta, dai ricorsi al referendum abrogativo, per bloccare la torsione autoritaria che questo provvedimento imprime". Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
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