Gli infortuni sul lavoro in
agricoltura, in Puglia, sono calati del 2,2% dal 2023 al 2024,
scendendo "a 2.174 nel 2024 rispetto ai 2.224 dell'anno prima",
eppure serve ancora "consapevolezza del rischio, con la
sicurezza sul lavoro che deve essere una priorità assoluta". Lo
afferma Coldiretti Puglia nella Giornata mondiale per la salute
e la sicurezza sul lavoro che ricorre il 28 aprile. "Quando si
parla di questo tema - spiega Romano Magrini, responsabile
lavoro di Coldiretti - non basta evocare nuove tecnologie,
intelligenza artificiale o dispositivi avanzati. La sicurezza è
prima di tutto una questione culturale. Non potrà mai esserci
prevenzione reale se prima non si sviluppa, in ogni lavoratore e
cittadino, una piena consapevolezza del rischio".
Coldiretti evidenzia, in particolare, che "in agricoltura
queste criticità emergono con ancora maggiore evidenza vista
l'età avanzata degli operatori, la vetustà dei macchinari, la
conformazione difficile dei terreni e l'autonomia gestionale
degli imprenditori agricoli, che contribuiscono a innalzare il
rischio di infortuni, a partire da quelli mortali".
Quanto alle denunce di casi, se si considerano gli ultimi
trent'anni "sono passate da oltre 123mila del 1995 alle 24mila
dello scorso anno, quasi centomila in meno. L'incidenza resta
particolarmente alta tra i lavoratori autonomi (2,68% contro
l'1,24% dei dipendenti), soprattutto tra i titolari over 60 alla
guida di macchinari obsoleti e spesso soli sul posto di lavoro".
"Anche i lavoratori dipendenti, in particolare quelli a tempo
determinato e stranieri - conclude Magrini - sono esposti a
maggiori rischi, perché difficilmente riescono ad accedere a una
formazione efficace nei brevi periodi di assunzione".
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