In Serbia proseguono e si
intensificano le azioni di protesta del movimento degli
studenti, che ora sembrano orientati a chiedere nuove elezioni
anticipate, che finora avevano rifiutato, respingendo le
ripetute offerte al riguardo da parte del presidente, Aleksandar
Vucic. I media riferiscono di presunti progetti in seno al
movimento per costituire una formazione politica che potrebbe
partecipare a una consultazione elettorale nazionale. Non si è
fatta attendere la reazione di Vucic, che ha rinfacciato agli
studenti l'ipocrisia di aver sempre sostenuto una loro presunta
posizione estranea alla politica, diretta a far piena luce sulla
sciagura con i 16 morti alla stazione di Novi Sad in novembre,
con la lotta alla corruzione e richieste specifiche relative
alla loro condizione di studi e sussidi. "Ma come si vede ora,
si tratta solo e soltanto di pura politica", ha detto Vucic, che
è tornato ad accusare il movimento di protesta di aver
pesantemente danneggiato in questi mesi l'economia del Paese e
il flusso di investimenti. Le prospettive di crescita, ha
osservato, sono state riviste dal 4,2% al 3,5%, sono stati
frenati e ritardati i previsti aumenti di salari e pensioni, gli
investimenti esteri dall'inizio dell'anno sono drasticamente
calati, con l'immagine del Paese gravemente compromessa. Intanto
non si ferma la protesta. A Belgrado prosegue dal 14 aprile il
blocco della sede centrale della tv pubblica Rts, dove si
impedisce l'ingresso e l'uscita di giornalisti, tecnici e
personale amministrativo e di quello addetto alla sicurezza, con
pesanti ripercussioni sulla programmazione dell'emittente. Da
stamane c'è tensione a Novi Sad, nel nord, dove gruppi di
studenti e cittadini sostenitori dell'opposizione hanno bloccato
la facoltà di sport e educazione fisica (Dif). L'edificio è
presidiato da forze di polizia, che a tratti vengono a contatto
con i dimostranti con i quali - come mostrato dalle emittenti
televisive - ingaggiano brevi tafferugli. Parlando a margine di
un sopralluogo oggi ai lavori di costruzione di un nuovo tratto
autostradale, Vucic ha ribadito la dura condanna delle azioni
illegali di blocco di sedi e istituzioni pubbliche statali, cosa
che a suo dire starebbe aumentando l'insofferenza della
popolazione, e ha nuovamente annunciato che lo stato deciderà il
momento in cui rispondere e intervenire "per porre fine alle
violenze" del movimento di protesta. In Serbia le ultime
elezioni si sono tenute il 17 dicembre 2023, il nuovo governo
guidato dal premier Milos Vucevic, leader del partito di
maggioranza Sns, si era insediato a inizio maggio 2024, per
dimettersi alla fine dello scorso gennaio sotto la pressione
della protesta degli studenti. E' stato formato un nuovo
esecutivo affisato al premier Djuro Macut, un indipendente,
professore universitario e specialista endocrinologo,
insediatori due settimane fa.
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