/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Riapre al culto la Chiesa del SS. Crocifisso di Monterubbiano

Riapre al culto la Chiesa del SS. Crocifisso di Monterubbiano

Restaurato il Battesimo di Cristo Martino Bonfini da Patrignone

MONTERUBBIANO, 28 aprile 2025, 18:49

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Riapre al culto la Chiesa del SS. Crocifisso di Monterubbiano, dopo l'intervento di restauro, il 4 maggio. La Chiesa suburbana del SS. Crocifisso si trova fuori Porta S. Andrea, nella zona denominata Piano Nuovo.
    Nell'occasione sarà presente l'Arcivescovo di Fermo, S.E. Mons.
    Rocco Pennacchio.
    Il complesso monumentale di cui fa parte la Chiesa del SS.
    Crocifisso ha vissuto nel corso degli ultimi 30 anni vicende dolorose che l'hanno visto sottratto per molto tempo alla fruizione di fedeli e turisti. In questi ultimi anni, grazie al fattivo ed incessante impegno della Confraternita del SS.
    Crocifisso tutta, proprietaria del complesso, ed in particolare del priore Massimo Sgrilli, sono state messe in atto iniziative, attività, progettualità che hanno raggiunto l'obiettivo di riaprire l'edificio. Oltre all'intervento di restauro la Confraternita impegnandosi economicamente, ha provveduto al restauro del dipinto raffigurante il Battesimo di Cristo realizzato dall'artista Martino Bonfini da Patrignone (1564-1636), dell'acquasantiera del 1619 nonché delle stazioni della Via Crucis provvidenzialmente recuperate.
    Nonostante si tratti di una chiesa rurale, la costruzione riveste una certa rilevanza architettonica, accentuata proprio dalla naturalità dell'ambiente circostante. Edificata nel 1590 per volere di Mons. Paolo Pagani, a spese della comunità e con ingenti somme elargite dal prelato stesso, la chiesa appartiene alla Confraternita del SS. Crocifisso, che ha continuato ad officiarla nel corso dei secoli. Pur risalendo allo scorcio del '500 l'edificio risponde appieno, per impostazione architettonica e per opulenza dell'apparato decorativo ai canoni dello stile barocco pur rielaborati tenendo conto dell'ambito provinciale marchigiano.
    La chiesa, con pianta a croce latina, un'unica navata confluente in un coro rettangolare, con cappelle laterali ai lati del transetto è interamente costruita in mattoni. La facciata principale a capanna è arricchita da un porticato continuo, anch'esso in mattoni, sorretto da colonne ed impreziosito da paraste. Le arcate centrali, in corrispondenza dell'ingresso principale, poggiano su colonne doppie con copertura a crociera.
    Il portale principale, in travertino, reca l'arma del Cardinale Bandini; dei due portali laterali, quello a monte, decorato anch'esso in travertino, mostra lo stemma di Mons.
    Paolo Pagani, mentre quello che si apre sul lato opposto reca l'emblema del Municipio. L'interno è caratterizzato dall'originaria pavimentazione in cotto, a cui fa da contraltare la copertura a botte. Nel punto di innesto tra la navata e il transetto si innalzava una cupola, in seguito crollata, di cui resta il tiburio ad andamento poligonale. Originariamente la chiesa presentava al suo interno un ricco apparato decorativo, in gran parte perduto. Alcuni degli elementi decorativi sono ancora riscontrabili nel coro e nel transetto, che conservano affreschi e stucchi con raffigurazioni antropomorfe e temi floreali.
    Per l'altare maggiore Giovanni Colucci da Santa Vittoria realizzò, nel 1591, l'affresco raffigurarne la Crocifissione. Conglobata nella struttura della chiesa e ad essa coeva è la casa canonica, a cui annessa la casa colonica, realizzala in epoca successiva.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza