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Intervento mini-invasivo con robot su trapiantato di rene

Intervento mini-invasivo con robot su trapiantato di rene

Ad Ancona in un anno 160 procedure robotiche per la prostata

ANCONA, 28 aprile 2025, 13:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Grazie all'utilizzo del robot "Leonardo", con tecnica mini-invasiva, ad Ancona è stato eseguito un delicato intervento su un paziente trapiantato di rene in cui era insorta una forma tumorale. Lo ha portato a termine nel dicembre scorso nell'ospedale di Torrette l'equipe di chirurghi della Clinica Urologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (Aoum), diretta dal professor Andrea Benedetto Galosi. E' solo una delle questioni di alta complessità affrontate dal reparto che, nel 2024, ha applicato 160 procedure robotiche per interventi alla prostata.
    La rarità del caso fa il paio con un altro portato a termine nel novembre 2024, spiega il professor Galosi: "si tratta dell'intervento di asportazione radicale di vescica e rene su un paziente dializzato con grave insufficienza renale e cardiopatico. Una tecnica chirurgica complessa che ci ha consentito di superare in maniera sicura l'intervento, dalla preparazione fino al decorso post-operatorio frutto della collaborazione di un team dedicato. Nel campo medico, come in altri, l'evoluzione tecnologica è vitale per restare al passo coi tempi, ma poi serve anche, e soprattutto, l'expertise del personale dedicato".
    La Clinica Urologica di Aoum è accreditata per i tumori alla prostata (Prostate Unit) in quanto supera la soglia posta dal ministero dei 120 interventi l'anno e soprattutto il tasso di ricoveri entro 30 giorni dall'intervento: il criterio nazionale è fissato al 6%, Torrette è addirittura all'1%. L'altro riconoscimento è molto recente: "La Siu (Società Italiana di Urologia) - fa sapere la Clinica Urologica - nel dicembre scorso ci ha nominato Centro di Eccellenza Nazionale per il trattamento dei tumori renali. Il Bollino Arancione, a conferma del titolo, ce lo siamo guadagnato attraverso una serie di interventi, come le neoplasie renali con invasione della vena cava, a volte con rischio di arrivare al cuore. In questo caso dobbiamo sottolineare la preziosa collaborazione multidisciplinare con la Struttura Complessa di Cardiochirurgia diretta dal professor Marco D'Eusanio e la Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare diretta dal dottor Luciano Carbonari. Alla base di tutto c'è anche l'attività scientifica legata alla ricerca clinica, tra studi e pubblicazioni di cui la nostra unità operativa si fregia".
    La Scuola di Specializzazione in Urologia al momento segue 25 medici da tutta Italia che si formano nell'Aoum. Durante il quinquennio di specializzazione i giovani medici hanno l'opportunità di trascorrere un periodo all'estero (fino a 18 mesi): alcuni sono nel Regno Unito e in Austria. La preponderanza degli specializzandi è al femminile, nonostante i pazienti curati dalla Clinica Urologica di Torrette siano in maggioranza uomini (70%). La Clinica cura pazienti adulti dai 16 anni, ma collabora con la Chirurgia Pediatrica del presidio 'Salesi' di Ancona.
    Il Piano nazionale esiti (Pne) valuta gli interventi sanitari applicati nelle strutture ospedaliere italiane e lo fa basandosi soprattutto su criteri qualitativi, di unicità e di alta complessità: questa valutazione ha consentito all'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche di essere il miglior ospedale pubblico d'Italia con un notevole contributo al riconoscimento anche dalla Clinica di Urologia
   

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