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In evidenza
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In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
L'arte cinetica di Gianni Colombo
trova una nuova dimensione grazie a Colombo's Metaverse,
progetto digitale guidato dallo studio Volpi che ha coinvolto
l'archivio Gianni Colombo, AnotheReality e università Cattolica.
Il progetto multidisciplinare, che ha reso virtuali
capolavori di Colombo, da Spazio Elastico, a Bariestesia,
permette ai visitatori di fruire le opere in modo diverso. Tre
gli obiettivi: preservare il suo patrimonio, diffonderlo
avvicinando un pubblico sempre maggiore e diverso e ridurre
l'impatto ambientale visto che non richiede viaggi.
Realizzato grazie ai finanziamenti del bando InnovaCultura,
dunque con il contributo del Programma FESR, Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale, grazie al concorso di risorse dell'Unione
Europea, dello Stato italiano e della Regione Lombardia,
Colombo's Metaverse ha però anche permesso di valutare le
esperienze dei fruitori grazie alla collaborazione degli
psicologi e neuroscienziati del Centro studi e ricerche di
Psicologia della comunicazione dell'Università Cattolica
(PsiCom) diretto da Andrea Gaggioli che hanno realizzato una
analisi comparativa.
I partecipanti all'analisi sono stati divisi in due gruppi:
il primo ha sperimentato Colombo's Metaverse utilizzando il pc,
il secondo la realtà virtuale. In entrambi i casi l'usabilità è
stata simile, mentre le differenze sono state significative per
quanto riguarda l'emozione, molto più alta nel caso della realtà
virtuale.
"Abbiamo potuto analizzare in profondità le reazioni emotive
e percettive degli utenti, dimostrando come la tecnologia
immersiva non solo preservi la memoria culturale - hanno
spiegato Gaggioli e la ricercatrice Marta Pizzolante -, ma la
renda più viva, intensa e memorabile. In questo progetto, l'arte
non è solo osservata: è vissuta".
Secondo Lorenzo Cappannari, CEO di AnotheReality , il
progetto dimostra "quanto le tecnologie immersive possano
trasformare radicalmente il modo in cui viviamo e comprendiamo
l'arte".
"Riportare le opere di Gianni Colombo in un ambiente
immersivo - ha concluso Manuela Ferrante, Branding Director di
Studio Volpi -ha significato restituirne presenza, movimento,
relazione. Non si è trattato solo di digitalizzare, ma di
ripensare l'esperienza artistica in chiave contemporanea, senza
tradirne l'anima.
In collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore
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