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Scontri ultras Genoa-Sampdoria, cinque messe prova

Scontri ultras Genoa-Sampdoria, cinque messe prova

In tre hanno scelto abbreviato

GENOVA, 28 aprile 2025, 17:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cinque messe alla prova e tre riti abbreviati ultras che avevano partecipato agli scontri tra genoani e sampdoriani il 5 maggio 2024 in piazza Alimonda. Quel giorno, un'ottantina di tifosi blucerchiati avevano cercato lo scontro con un gruppo di rossoblù che stavano guardando la partita del Genoa in trasferta. Il blitz era partito dopo che si era diffusa la voce che un tifoso della Samp era stato aggredito passando in scooter. I due gruppi si erano fronteggiati con colpi di sedie e tavolini: una dirigente della polizia era anche rimasta ferita. In totale erano stati 11 i tifosi denunciati di cui 8 sampdoriani. Per alcuni di loro, assistiti dagli avvocati Matteo Carpi e Pietro Bogliolo, erano state anche disposte misure cautelari. Oggi la giudice Nicoletta Guerrero ha accolto, nonostante il parere contrario della pm Gabriella Dotto, la richiesta di messa alla prova per i tifosi incensurati. I reati contestati sono, a vario titolo, resistenza aggravata e porto di oggetti atti a offendere. Da quello scontro erano nati una serie di episodi violenti e il furto degli striscioni storici che erano poi stati esposti durante il derby di Coppia Italia a settembre. Anche quel giorno c'erano stati diversi momenti di tensione, con le tifoserie che avevano più volte provato a scontrarsi ma la polizia era riuscita a contenerli. Erano stati 38 gli agenti feriti.
   

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