Sono stati 600 i decessi causati
dall'esposizione all'amianto in Liguria nel 2024, di cui almeno
150 per mesotelioma e 300 per tumore del polmone, il resto per
altre patologie correlate all'asbesto. Lo evidenzia
l'Osservatorio nazionale amianto nella Giornata mondiale in
memoria delle vittime dell'asbesto in concomitanza con la
Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
La Liguria è la quarta Regione italiana più colpita in numeri
assoluti, prima la Lombardia con più di 2.000 decessi, in
proporzione alla popolazione però i morti in Liguria sono quasi
il doppio.
L'indice di mortalità in Italia è di circa il 93% dei casi.
Ogni anno ci sono 10mila nuove diagnosi, in prevalenza uomini,
per motivi professionali, operai negli stabilimenti o nei siti
militari e in particolare nelle regioni a maggior rischio.
Lombardia, Piemonte, Liguria e Lazio che rappresentano oltre il
56% dei casi segnalati. Secondo le statistiche dell'Oms sono
circa 125 milioni i lavoratori in tutto il mondo ancora esposti
alla sostanza cancerogena, e più di 107mila che muoiono ogni
anno a causa dell'amianto.
"Sono stati 7mila i morti a causa dell'amianto solo nel
nostro Paese nell'ultimo anno e il bando globale dell'amianto
che semina morte è ancora un'utopia - interviene il presidente
dell'Osservatorio nazionale amianto Ezio Bonanni -. Sono numeri
che non appartengono al passato. Sono volti, storie, famiglie
spezzate oggi. Molti non sapevano, altri sono stati ignorati.
Troppi sono stati sacrificati nel nome del profitto. Non è più
ammissibile che ci governi la lobby dei produttori del minerale
killer e che le bonifiche vadano a rilento, nonostante la chiara
presa d'atto di tutte le istituzioni".
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