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Ucciso in Colombia, 'adescato e finito in una trappola'

Ucciso in Colombia, 'adescato e finito in una trappola'

Le ipotesi dei media colombiani, sarebbe stata trovata la banda

BOLOGNA, 28 aprile 2025, 10:37

Redazione ANSA

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Finito in una trappola di una banda organizzata e specializzata in rapine ed estorsioni, dopo essere stato adescato su un sito di incontri. Sarebbe questa la pista principale che stanno seguendo gli inquirenti colombiani che indagano sulla morte di Alessandro Coatti, 38 anni, biologo originario del Ferrarese ucciso e fatto a pezzi nella zona di Santa Marta. Lo scrivono media sudamericani, citando fonti interne alla polizia giudiziaria. Notizie rilanciate dai quotidiani locali di Ferrara e Ravenna, provincia dove risiede la famiglia.
    Arrivato da solo il 3 aprile e alloggiato nel centro di Santa Marta, Coatti sarebbe finito in una trappola, attraverso una piattaforma di incontri a cui era iscritto. Avrebbe visto una persona e a quel punto, forse, la rapina sarebbe degenerata: sarebbe stato rapito, drogato e assassinato.
    Le autorità colombiane avrebbero individuato quattro persone coinvolte, formalmente ricercate e svolto perquisizioni. Gli investigatori ritengono si tratti di un gruppo organizzato e sarebbe stata trovata anche la casa dove si è consumato il crimine, un'abitazione abbandonata nel quartiere San José del Pando, dove sono state trovate tracce di sangue.
   

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