Blackout come quelli avvenuti in Portogallo, Spagna e Francia meridionale avvengono quando sulla rete elettrica si verificano forti oscillazioni di frequenza, che non rientrano cioè nello standard europeo fissato a 50 Hertz. Questa è la frequenza che assicura il regolare funzionamento di elettrodomestici e dispositivi elettronici e qualsiasi allontanamento da questo valore può generare malfunzionamenti. Sulle cause delle oscillazioni al momento sono possibili solo ipotesi, dice all'ANSA Alberto Berizzi, professire di sistemi elettrici per l'energia al Politecnico di Milano.
"Il nuovo blackout ricorda quello avvenuto in Italia nel 2003", osserva l'esperto riferendosi alla notte fra il 27 e il 28 settembre, quando un guasto in una centralina elettrica in Svizzera lasciò quasi l'intero Paese al buio. Un guasto è solo una delle cause di un blackout di grandi dimensioni, che può essere generato anche da sbalzi nei consumi di energia o da problemi relativi alla produzione di energia.
"Quando avvengono oscillazioni nella frequenza - prosegue Berizzi - è possibile che si verifichino eventi a cascata in quanto scattano meccanismi di protezione delle linee elettriche". Scattano cioè i meccanismi predisposti allo scopo di garantire la sicurezza e la stabilità del sistema elettrico. Per esempio, secondo l'esperto non si può escludere che siano entrati in azione i meccanismi di protezione che separano la rete elettrica di Spagna e Francia meridionale da quella europea. Va inoltre considerato, osserva, che "la rete elettrica della Spagna ha una struttura particolare, con tanta produzione dall'eolico e dal fotovoltaico: entrambe queste fonti vanno bene per la decarbonizzazione, ma sono più delicate per la stabilità della rete. Per questo si sta lavorando per integrarle al massimo".
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