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Pogacar alla Merckx, tris di classiche in Belgio

Pogacar alla Merckx, tris di classiche in Belgio

Tadej vince anche la Liegi. Ciccone è secondo e Velasco quarto

27 aprile 2025, 19:16

di Alessandro Castellani

ANSACheck
Liege Bastogne Liege cycling classic race © ANSA/EPA

Liege Bastogne Liege cycling classic race © ANSA/EPA

Se si corre una classica in Belgio, il risultato è certo: vince Tadej Pogacar. Era già successo, in questo 2025, al Giro delle Fiandre e nella Freccia-Vallone, la storia si è ripetuta oggi nell'edizione numero 111 della Liegi-Bastogne-Liegi, la Doyenne, la decana delle corse che in primavera catturano l'attenzione generale e danno lustro a chi le vince.

Ora però, continuando così, Pogacar rischia di uccidere l'interesse per il ciclismo per il suo modo da Cannibale (ogni riferimento a Eddy Merckx non è puramente casuale) di interpretare il proprio sport, ovvero stracciando la concorrenza, vedi un Evenepoel oggi inesistente. Intanto Tadej ha vinto la sua nona 'corsa monumento' avvicinandosi a un campione di ieri come Roger De Vlaeminck che in tutto ne mise in bacheca 11.

E chissà che, avendo solo 26 anni, un giorno non raggiunga Merckx a quota 19. In tanti pensavano che sulla Redoute, a 34 km dall'arrivo, Pogacar se ne sarebbe andato, o perlomeno avrebbe scatenato l'attacco decisivo. Puntuale, il campione del mondo ha rispettato le previsioni, salutando il resto della compagnia, visto che in quel momento nessuno è riuscito a stargli dietro.

Così il fuoriclasse sloveno, che quest'anno tanto per gradire ha vinto anche un'altra prova ricca di significato come le Strade Bianche, è andato a prendersi un successo per lui dal sapore particolare, in quanto dedicato alla fidanzata-collega Urska Zigart, che tre anni fa proprio in questi giorni aveva perso la madre. Così sul dorsale numero 1 con cui Pogacar ha preso il via c'era scritto (da lui) "For you D." che sta "Per te Darja" accompagnato da un cuoricino.

E per questo Tadej tagliando il traguardo ha indicato il cielo, gesto non certo fatto a caso da questo campione dal cuore tenero. "Sono felice di concludere la prima parte della stagione così e di tornare a casa. Ora voglio prendermi una vacanza". Naturalmente insieme a Urska.

Passando alla Liegi-Bastogne-Liegi degli umani, segnali molto positivi sono arrivati per il ciclismo italiano, visto che al secondo, quarto e sesto posto si sono piazzati tre rappresentanti del pedale tricolore. La figura migliore l'ha fatta Giulio Ciccone, il grande amico di Jannik Sinner, che è stato fino alla fine, assieme all'irlandese Ben Healy che ha poi battuto in volata, il più irriducibile inseguitore di Pogacar.

Così l'abruzzese che aveva già fatto bella figura al Tour of the Alps si è preso il secondo posto, mentre l'ex campione d'Italia Simone Velasco è finito ai piedi del podio, quindi quarto, e Andrea Bagioli sesto. Un risultato complessivo che, in vista del Giro d'Italia, non può che fare piacere. Ora urgono conferme.

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